Slide Comunità psichiatrica specializzata nella diagnosi e nella cura terapeutica/riabilitativa per i disturbi psichiatrici La Struttura Contattaci
Cosa Offriamo

Struttura moderna ed in continuo aggiornamento.

Che cosa è una comunità
psichiatrica?

La comunità terapeutica riabilitativa psichiatrica è una struttura residenziale per pazienti seguiti territorialmente dai Centri di Salute Mentale del D.S.M. Il confronto e la collaborazione tra i Centri di Salute Mentale e la comunità consente di articolare progetti riabilitativi personalizzati in funzione della specifica problematica del paziente necessitante di un intervento all’esterno del proprio domicilio.

Nell’ambiente comunitario il paziente ritrova un costante supporto terapeutico nelle diverse figure professionali (psichiatra, psicologo, educatore, infermiere, operatore socio sanitario), si sperimenta nella convivenza con altri pazienti e con le regole della micro società nella quale si trova a vivere, riceve, in funzione delle proprie capacità funzionali, il corretto ausilio/stimolo assistenziale.

A chi si rivolge la
comunità?

Nelle Comunità psichiatriche di Ville San Secondo sono inseriti, a seconda della tipologia del programma, pazienti giovani e meno giovani, per i quali le ASL chiedono un programma di cura e
riabilitazione individuale specifico, finalizzato ad una stabilizzazione del quadro psicopatologico ed al raggiungimento della massima possibilità individuale di autonomia di gestione della quotidianità.

“Ville San Secondo” offre le seguenti tipologie di comunità:

  • Comunità protetta di tipo A (CPA/S.R.P.1) 
  • Comunità protetta di tipo B (CPB/S.R.P.2/1)
  • Comunità alloggio (S.R.P.2/2)
  • Gruppi appartamento (S.R.P.3)
  • una Residenza Assistita Flessibile (R.A.F.) di tipo B per disabili psichici.
FAQ

Domande Frequenti

Informazioni utili per meglio comprendere le necessità di cura dei nostri cari.

Quanto costa?

Le rette sono stabilite dalla convenzione stipulata con l'A.S.L. 11, di competenza territoriale della struttura. L'ingresso in Comunità può essere sia a totale carico dell'A.S.L. di appartenenza dell'utente, oppure a carico dell'Utente stesso.

Cosa prevede il programma terapeutico?

I programmi riabilitativi e terapeutici delle Comunità Ville San Secondo sono articolati e modulati sui bisogni di ogni singolo paziente. Al programma di base, comune a tutte le Comunità, si aggiungono i programmi relativi allo specifico terapeutico della Comunità stessa e a quanto previsto dal progetto individuale.

Chi lavora in Comunità?

Le professionalità coinvolte nello svolgimento del processo terapeutico, sono quelle previste dalla D.C.R. 357/ 97. L'équipe è così composta: medici psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori professionali, infermieri professionali, operatori socio sanitari.

Come si ottiene l'autorizzazione all'entrata in Comunità?

Gli inserimenti in Comunità avvengono con il consenso del paziente e dell'èquipe del Servizio di Salute Mentale competente per territorio. Occorre anche che il Servizio di Salute Mentale sia disponibile a fare l'invio in Comunità. Le Famiglie devono operare affinchè il Servizio, attraverso il referente psichiatrico che ha in cura il paziente, sia convinto dell'utilità della cura in ambiente comunitario e deliberi di conseguenza l'inserimento e il pagamento della retta.

Quando e come potrò vedere mio figlio dopo l'entrata in Comunità?

Il progetto terapeutico prevede, se ritenuto utile ai fini del percorso riabilitativo, permessi periodici in famiglia e incontri programmati in Comunità.

Quanto tempo una persona dovrà rimanere in comunità?

Il periodo previsto di permanenza in Comunità è in relazione al progetto e agli obiettivi previsti.

Una volta terminato il percorso terapeutico in comunità cosa accade?

Al termine del percorso terapeutico/riabilitativo è possibile: il rientro in famiglia, il rientro non protetto sul territorio, il rientro protetto in strutture residenziali tipo casa famiglia o gruppo appartamento.

Quale collaborazione c'è fra operatori della Comunità e operatori del D.S.M.?

La collaborazione con l'èquipe terapeutica del Servizio inviante è di fondamentale importanza. Le normative prevedono che le procedure di ingresso e di dimissione siano concordate con il paziente, gli eventuali referenti familiari e il Servizio di salute mentale che fa l'invio.

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